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MODERATOR OF
 

Stasera in TV, Venerdì 12 Luglio 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

Programmazione

Titolo Genere Canale
Alla ricerca di Jane Commedia, Sentimentale alle 20.55 su Tv 2000
Vita Smeralda Commedia alle 21 su Cine34
Rise of the Legend - La nascita della leggenda Azione, Arti-marziali alle 21 su 20
Patton generale d'acciaio Guerra alle 21.10 su Rai Movie
Emma Commedia, Drammatico alle 21.10 su Iris
Giovanna d'Arco Drammatico, Storico alle 21.15 su La7
L'Uomo Invisibile Horror, Thriller, Fantascienza alle 21.15 su Italia 2
Malice - Il sospetto Drammatico, Biografico alle 21.15 su LA7D
Scent of a Woman - Profumo di donna Drammatico alle 21.15 su TwentySeven
Miss Merkel - Morte al Castello Commedia, Giallo alle 21.20 su Rai 2
Prey - La Grande Caccia Azione, Thriller alle 21.20 su Italia 1
Un Uomo sopra la Legge Azione, Thriller alle 21.20 su Rai 4
La ragazzina Erotico, Drammatico alle 21.20 su Cielo
I delitti del BarLume - Il battesimo di Ampelio Giallo, Commedia alle 21.30 su TV8

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Articolo su comingsoon.it
Articolo su archive.org
 
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Video su youtube.com
Video su inv.tux.pizza (Invidious)
 

Shelley Duvall è morta nel sonno, a causa di complicanze legate al diabete, nella sua casa di Blanco, nel Texas. L'attrice era nata il 7 luglio del 1949 a Fort Worth, sempre in Texas.

La sua carriera cinematografica era iniziata negli anni Settanta, quando incontrò Robert Altman, che rimase colpito dalla sua fisicità particolare, dai grandi occhi espressivi. Altman la scelse per alcuni film, come Anche gli uccelli uccidono e Buffalo Bill e gli indiani. Poi arrivò il grande successo con Tre Donne (sempre di Altman), un piccolo ma significativo ruolo in Io e Annie di Woody Allen e il personaggio che l'ha resa un'icona del cinema horror e non solo: quello di Wendy, la moglie di Jack Torrance in Shining di Stanley Kubrick.

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Articolo su wired.it
Articolo su archive.org
 

cross-posted from: https://poliversity.it/users/letterina/statuses/112757382818489610

I film del 2024 tratti da libri (tra romanzi, thriller e fantasy)
@libri
https://www.illibraio.it/news/narrativa/film-tratti-da-libri-2024-1447500/
Quali sono i film del 2024 tratti da libri che ci attendono al cinema? Tra romanzi, thriller, drammi, storie d'amore e opere di fantasia, ecco una panoramica delle uscite cinematografiche dell'anno a venire. Si va da "Estranei" a "Povere creature!", da "Dune - Parte 2" a "Confidenza", passando per il "Conte di Montecristo", "La coda del

 
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Piped
 

Dopo sette mesi, molta incertezza e molti colpi di scena, Paramount Global ha trovato finalmente un compratore: è la Skydance Media di David Ellison, casa di produzione con cui la major ha rapporti da molti anni realizzando franchise come Mission: Impossible, Star Trek e Top Gun: Maverick.

Le trattative con Skydance erano durate alcuni mesi ma si erano arenate a giugno, per poi riprendere vita a sorpresa pochi giorni fa con il via libera di Shari Redstone, patron di National Amusements Inc., la catena cinematografica che detiene la maggioranza delle azioni in grado di controllare Paramount. Ieri è arrivato anche l’ok del consiglio di amministrazione di Paramount, e così qualche ora dopo è arrivato il via libera definitivo e ufficiale.

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Articolo su badtaste.it
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Introduzione

Vi lascio il link di questo articolo (abbastanza lungo) pubblicato da linkideeperlatv.it il 24 giugno 2024. In particolare riporto qui sotto l'ultima sezione, ditemi che ne pensate.

Perché la gente va al cinema, e perché non ci va? Perché la Francia ha tre volte gli spettatori dell’Italia e il cinema domestico lì ha una quota di mercato del 40%, oltre il doppio di quella del cinema italiano in Italia?

La sala può funzionare molto bene, ma a certe condizioni. A volte pare funzionare bene perfino come piattaforma per altre forme di intrattenimento, come la televisione (gli episodi di The Chosen distribuiti al cinema hanno superato per incassi diversi film hollywoodiani), o i film-concerti (BTS: Yet to Come in Cinemas è stato un buon successo anche da noi). Altre volte invece sembra non funzionare affatto, soprattutto in Italia. Alcune osservazioni di distributori ed esercenti, su aspetti francamente secondari dell’esperienza del consumo, sono senz’altro condivisibili: sarebbe utile disporre come in altre parti del mondo di un unico sito per l’acquisto online dei biglietti, senza sovrapprezzo, e migliorare la comunicazione delle pagine web della maggior parte dei cinema del Paese.

Ma da noi si promuove con troppa insistenza una mistica della sala un po’ stucchevole: bisognerebbe, si ripete, riabituare gli spettatori alla grande bellezza dell’evento cinematografico, convincerli dell’unicità irripetibile della proiezione, della qualità superiore dell’emozione e del coinvolgimento che assicura, e del fatto che la sala sarebbe inoltre un imprescindibile presidio culturale. Una retorica dell’eccezionalismo cinematografico che sembra mancare il bersaglio ed essere contraddetta dalla realtà: se quell’esperienza fosse davvero così irripetibile perché la gente non ama ripeterla? In Italia gli esercenti sembrano poi spesso correlare il successo theatrical alla qualità materiale del servizio proposto, che dunque andrebbe sempre migliorato – la maestosità dello spettacolo, il comfort, le poltrone meglio imbottite e magari reclinabili. Ma per la verità le stesse sale che oggi si ritengono migliorabili nel 2019 e nei primissimi mesi del 2020 avevano registrato incassi che erano considerati relativamente buoni.

Il punto deve stare altrove, e proprio alla radice. Perché la gente va al cinema, e perché non ci va? Perché la Francia ha tre volte gli spettatori dell’Italia e il cinema domestico lì ha una quota di mercato del 40%, pari a quella del cinema americano, oltre il doppio di quella del cinema italiano in Italia? È merito soltanto delle finestre di esclusiva theatrical più lunghe e rigide che hanno oltralpe, o delle poltrone più comode? Probabilmente bisogna guardare i film: i tre titoli francesi del 2022 più visti in quel Paese hanno avuto, ciascuno, più spettatori di Super Mario Bros. in Italia, cioè di un film che da noi ha avuto un successo straordinario. Il primo è una commedia che mette a tema l’integrazione in Francia, il secondo parla della caccia all’uomo che è seguita all’attentato del Bataclan di Parigi, e il terzo è un biopic su Simone Weil. Forse quello che manca al cinema italiano è una simile liveness, una simile capacità di connettersi a una comunità o a gruppi sociali e di fornire loro delle rappresentazioni condivise. La precondizione per l’uscita da una situazione di anemia e di dipendenza culturale sta in un’opera di restauro civile del Paese, perché non si deve dare per scontato che oggi da noi ci sia effettivamente una comunità cui riferirsi. Il cinema può prosperare là dove vive una cultura, da un lato, e dove i film, dall’altro, riescono a intercettarla, a farsi sentire come attuali, a dare alle persone la coscienza di vivere nel tempo e nello spazio, cioè nella storia e in qualche luogo preciso. Ovvero la sensazione di esserci, di essere presenti. La sala cinematografica in questo può giocare un ruolo quasi rituale, e forse è proprio questo il suo compito.

Dopo qualche anno in cui l’industria sembrava aver intrapreso tutt’altra strada, ora la sala è tornata a essere considerata determinante nel percorso di valorizzazione dei film, per il prestigio che è in grado di conferire al prodotto cinematografico, perché gli dà consistenza e visibilità (anche banalmente in termini di marketing), cioè perché aiuta a farlo esistere per davvero. A vantaggio di uno sfruttamento che, sembra, potrà tornare a essere più prolungato e su più finestre, in modo che il valore possa moltiplicarsi e durare nel tempo. Senza esaurirsi troppo velocemente, come è capitato invece a quei film che hanno puntato troppo presto all’online o per i quali sono stati adottati modelli distributivi con finestre troppo corte, e come capita tuttora a tutti quei prodotti audiovisivi che fluttuano amorfi nel brodo primordiale dei cataloghi delle piattaforme. La gestione ottimale dell’economia di un film si deve basare su un articolato sistema di finestre, e la sala è in testa al processo di creazione del valore. Ma in ultima analisi il valore che la sala conferisce al film corrisponde al valore che riesce ad assegnare allo spettatore. La sala serve a dare senso allo spazio e al tempo, collocando all’interno dell’uno e dell’altro sia il film che lo spettatore. Facendo emergere entrambi da una condizione di nebulosità indistinta, assicurandone la presenza, producendo delle differenze che aiutano alla vita e all’orientamento.

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Articolo su linkideeperlatv.it
Articolo su archive.org
 

Matteo Garrone, rinomato regista italiano, è stato ospite d’onore alla 14a edizione del Social World Film Festival a Vico Equense, dove ha tenuto una masterclass per circa 300 giovani aspiranti attori, registi e autori.

Durante l’incontro presso il cinema Aequa, Matteo Garrone ha condiviso preziosi consigli e riflessioni sulla sua carriera illustre, iniziata con il cortometraggio Silhouette auto-prodotto all’età di 26 anni. “Se avrete successo, cosa che vi auguro, non vi fate istituzionalizzare ma cercate sempre di rimanere semplici e dentro l’opera, perché alla fine quello che ci rende felici è fare film”, ha sottolineato il regista. [...]

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Articolo su cinematographe.it
Articolo su archive.org
 

Il mondo del cinema piange la scomparsa di Jon Landau, il celebre produttore cinematografico noto per la sua prolifica collaborazione con il regista James Cameron. Landau, che avrebbe compiuto 64 anni il prossimo 23 luglio, si è spento lasciando un vuoto incolmabile nell’industria cinematografica. La sua carriera è stata costellata di successi straordinari, a partire dalla vittoria dell’Oscar come miglior film per “Titanic” nel 1997. Il film, che ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino, è diventato un fenomeno globale, segnando un’epoca e consacrando Landau come uno dei produttori più influenti di Hollywood. […]

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Articolo su ilfattoquotidiano.it
Articolo su archive.org
 

A Quiet Place: Day One ha raggiunto rapidamente un’importante risultato al botteghino mondiale nel suo primo giorno di proiezione. Questo terzo capitolo della celebre serie A Quiet Place funge da prequel, differenziandosi dai precedenti film in quanto non presenta i protagonisti principali, Emily Blunt e John Krasinski. [...]

Secondo Deadline, Day One ha incassato 21,1 milioni di dollari nei mercati internazionali durante il fine settimana di apertura, portando il totale estero a 83,8 milioni di dollari. Grazie al forte supporto internazionale, il film ha raggiunto un totale globale di 178,2 milioni di dollari. Con un budget di produzione di soli 67 milioni di dollari, il film aveva bisogno di circa 134 milioni di dollari per coprire i costi e raggiungere il pareggio. Il film ha superato il traguardo dei 175 milioni di dollari.

Articolo completo su cinematographe.it

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Ebook senza DRM (feddit.it)
submitted 1 year ago* (last edited 1 year ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Qualcuno saprebbe consigliarmi dei siti come nostarch.com da cui acquistare ebook senza DRM e di qualsiasi genere? Vedo che anche siti come ibs.it ne vendono ma la maggior parte presenta questo blocco.

 

Ripropongo questo tipo di post che sulla comunità non si vedeva da ormai un anno. Cosa state guardando ultimamente? E cosa, invece, aspettate di vedere, magari al cinema?

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