Arte e Cultura

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Comunità dedicata alle notizie sull'arte e la cultura

Anfora con rami di ulivo simbolo della cultura mediterranea

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Faccio un salto nel passato anche qui, alla Biennale Arte 2024 di Venezia, la rappresentazione queer era forte e presente, ed è stato potente vederla.

Alcune opere mi hanno colpito particolarmente. Louis Fratino esplora la tensione tra famiglia e desiderio con immagini viscerali, raccontando come le persone LGBTQ+ socializzano da ‘outsider’ e affrontano la violenza della tradizione. Xiyadie documenta la vita queer in Cina dagli anni ’80, con opere intime che parlano di repressione, desiderio e liberazione. In Sewn, la metafora del cucirsi con un filo fatto di sperma e sangue rende fisico il dolore dell’identità negata. Omar Mismar sfida la censura in Libano con Two Unidentified Lovers in a Mirror, forse il mio preferito, dove la riorganizzazione dei volti di due amanti mette in discussione la negazione dell’intimità queer.
Lauren Halsey non lavora sul tema queer nello specifico, ma con la sua installazione monumentale celebra la diaspora nera, creando un ponte tra passato e presente.

Ognuna di queste opere è un atto di resistenza, un modo per riscrivere narrazioni e spazi.
Semplicemente è stato bello vedere così tanta arte queer alla Biennale, non solo come tema, ma come presenza forte e consapevole.

Il tema della Biennale era "Stranieri ovunque" ed era molto presente con opere sulle migrazioni e sui popoli, con tanta rappresentanza di artisti di popolazioni e entie oppresse e marginalizzate. Il rischio di una cornice così internazionale e istituzionale è quello di essere poco incisivi e di essere manipolati, nel mio caso mi ha aiutato a capire di più e ha creato consapevolezza e curiosità su tante altre situazioni anche lontane da noi.
@culture @cultura
@lgbtqbookstodon

#arte #biennalevenezia #artequeer

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Dal Rinascimento a oggi, il mecenatismo è stato un ponte tra potere, ricchezza e cultura. Oggi, dal report di Avant Arte, vediamo una trasformazione di questo fenomeno: una nuova generazione di collezionisti e mecenati non si limita più a sostenere economicamente musei e istituzioni, ma partecipa attivamente alla diffusione dell’arte. Questo cambiamento porta con sé una riflessione fondamentale: il mecenatismo contemporaneo deve solo promuovere o anche valorizzare?

Promuovere vs valorizzare: una distinzione cruciale

Spesso si usano questi termini come sinonimi, ma hanno significati profondamente diversi. Promuovere significa amplificare la visibilità di un'opera, un artista o un progetto attraverso strategie di comunicazione, marketing e diffusione. È un primo passo importante, ma da solo non garantisce la crescita culturale. Valorizzare, invece, è un processo più profondo: significa riconoscere e accrescere il valore di un’opera, mettendone in luce il significato, inserendola in un contesto che ne amplifichi la portata culturale e sociale.

Se il mecenatismo moderno vuole davvero lasciare un segno, non può limitarsi alla promozione. Deve creare connessioni, contesti e significati che permettano all’arte di avere un impatto duraturo nella società.

Il futuro del mecenatismo

Il modello che emerge dal report di Avant Arte suggerisce che i nuovi collezionisti vogliono essere più coinvolti nel processo creativo e culturale. Questa è una grande opportunità: il mecenatismo non è più solo un privilegio di pochi, ma può diventare un motore collettivo per sostenere e dare valore all’arte contemporanea.

Forse la vera sfida è questa: riusciremo a costruire un mecenatismo che non sia solo un investimento di mercato, ma un atto politico e culturale capace di generare un impatto reale?

@culture
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artribune.com/professioni-e-pr…

#Arte #mecenatismo #collezionismo #cultura #artecontemporanea

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Nel soffitto affrescato da Camillo Mantovano, tra la rigogliosa natura dipinta, si cela un simbolo: la lotta tra un airone e un falco, allegoria dello scontro tra bene e male. Un tema che richiama la vicenda del patriarca Giovanni Grimani e il suo processo per eresia. Arte, storia e potere intrecciate in un racconto di giustizia e attesa.
@culture
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#Arte #Affreschi #PalazzoGrimani #venezia

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L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti CULTURALI Unesco al mondo (nel 2021 erano 48) ed è al secondo posto dopo la Cina per numero totale di siti Unesco (nel 2021 erano 51).

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Schiavitù in America prima di Colombo

@culture

La schiavitù tra i nativi americani prima dell'arrivo di Colombo era complessa e variava a seconda delle regioni e delle culture. Pratiche di cattività riguardavano prigionieri di guerra e scambi intertribali, con ruoli e trattamenti differenti. Alcuni

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Giuseppe Girolamo è un nome che dovrebbe essere ricordato con onore e gratitudine. Il 13 gennaio 2012, durante il tragico naufragio della Costa Concordia, Giuseppe, un giovane musicista di appena 30 anni, compì un gesto straordinario: lasciò il suo posto su una scialuppa di salvataggio a una madre con due bambini, pur sapendo di non saper nuotare. Quel gesto eroico gli costò la vita, ma lo consacrò come un simbolo di altruismo e coraggio. La poesia di Dario Menicucci, intitolata semplicemente “Giuseppe Girolamo”, cattura con delicatezza e potenza l’essenza di quell’atto eroico, trasformando il ricordo di Giuseppe in un messaggio universale.

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La Guerra Civile del Congo (1665-1709)

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La Guerra Civile del Congo segna il punto di non ritorno per il Regno del Congo e la fine di un’epoca per le istituzioni e la cultura locale. Re che salgono al trono e cadonoContinue reading
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Perché una teologia di soli uomini è una "mezza teologia". Ed è rischiosa

Per misurare tale distanza, basta scorrere le bibliografie dei testi teologici più consultati e contare i nomi di donne, o cercare e non trovare quasi mai i classici delle teologie femministe nei programmi delle Facoltà teologiche, o mettersi a studiare Culda – la profetessa biblica che papa Francesco ha ricordato all’udienza quale interprete autorevole del testo ritrovato sotto le mura del Tempio –, scoprendo che gli studi su di lei sono pochi e non tradotti.

avvenire.it/opinioni/pagine/ci…

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Il Rituale dei Chimú: 76 Bambini Sacrificati

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[quote]Il Sacrificio di Bambini dei Chimù La Scoperta di un Sacrificio di Bambini a Pampa la Cruz si aggiunge a quello di Las LLamas portato alla luce qualche anno fa (in quel caso erano 140)Continue reading
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Il Massacro di Simele del 1933

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[quote]Il Massacro di Simele avviene nell’agosto 1933. In pochi giorni, l’esercito del Regno Iracheno massacra più di 3.000 assiri. L’evento segna tragicamente la storia della popolazione assira, una delle comunità cristiane più antiche del MedioContinue reading
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Geopop lancia Missione Cultura: un nuovo modello per una divulgazione libera e indipendente

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https://www.geopop.it/missione-cultura/

Si può dire bene o male di Geopop (penso tendenzialmente bene) ma questo progetto, così a primo impatto, non mi dispiace.

Al posto di fare il classico abbonamento esclusivo Patreon o il solito abbonamento su YouTube (anche qui, esclusivo e tra l'altro vincolato alla piattaforma/a un account Google) hanno deciso di creare questo progetto (definendo mecenati i donatori) chiamato Missione Cultura dove chiunque può contribuire con una spesa fissa annuale o mensile per supportarli.

La parte interessante secondo me è il fatto che i contenuti rimarranno accessibili anche a chi non fa la donazione: certo, sul loro sito (per ora) ci sarà ancora pubblicità così come sul loro canale YouTube ma il concetto secondo me è interessante e sono curioso di vedere come si svilupperà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Io intanto gli ho mandato una mail per sapere se prima o poi pensano di mettere i video anche su PeerTube, magari dopo un "tot" di mecenati, anche se loro sono già abbastanza bravi dato che pubblicano (credo tutti?) i loro video anche direttamente sul sito e non esclusivamente su YouTube.

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Un Messaggio in Bottiglia di 200 anni fa

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[quote]Durante uno scavo archeologico nei resti di un antico villaggio gallico sulle scogliere del nord della Francia, i volontari hanno scoperto una piccola fiala di vetro contenente un messaggio arrotolato, scritto 200 anni fa da un collega di

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Vadda Ghalughara: l’Olocausto dei Sikh

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[quote]Introduzione Nel cuore del XVIII secolo, il Punjab vive un periodo di profonde trasformazioni. Le pianure fertili, attraversate dai cinque fiumi che danno nome alla regione, sono il teatro di conflitti tra potenze emergenti eContinue reading
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