Astronomia

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Ciao a tutti e benevenuti nella prima comunità di Feddit dedicata all'astronomia!

Per prima cosa vi invitiamo a dare un’occhiata al post “Guida all’utilizzo di Feddit” che trovate a questo link:

https://feddit.it/post/6

In aggiunta alle regole del server, eccone altre relative alla nostra comunità:

founded 2 years ago
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Rompere la degenerazione tra deformazioni e flussi radiali nelle galassie esterne. Un articolo di Francesco Sylos Labini, Giordano De Marzo e Matteo Straccamore

Le osservazioni della componente LOS (line-of-sight) delle velocità di emissione nelle galassie sono preziose per ricostruire i loro campi di velocità bidimensionali (2D), sebbene richiedano alcune ipotesi. Una di queste è che i flussi radiali possono essere trascurati nelle regioni esterne delle galassie, mentre la loro geometria può essere deformata da una curvatura. Un approccio speculare presuppone che i dischi galattici siano piatti, ma ammette la presenza di flussi radiali. Questo approccio consente la ricostruzione di mappe di velocità 2D che comprendono sia i campi di velocità trasversale che radiale. Attraverso lo studio dei campi di velocità nei modelli di dischi giocattolo, scopriamo che la presenza di curve si manifesta come una correlazione dipolare tra le due componenti di velocità ottenute assumendo un disco piatto. Ciò dimostra che l'analisi delle anisotropie di velocità angolare fornisce uno strumento efficace per interrompere la degenerazione tra curve e flussi radiali. Abbiamo applicato questi risultati all'analisi dei campi di velocità delle galassie del campione THINGS e di M33. Molte di queste galassie presentano una tale correlazione dipolare, indicando la presenza di warp. Tuttavia, abbiamo scoperto che il warp da solo non può spiegare tutte le variazioni nel campo di velocità, suggerendo che le perturbazioni intrinseche siano comuni. Inoltre, abbiamo osservato che la distribuzione spaziale della dispersione di velocità nella LOS può essere correlata a entrambe le componenti di velocità, fornendo una prova indipendente di campi di velocità non banali. Questi risultati offrono un approccio robusto alla ricostruzione dei campi di velocità delle galassie, consentendoci di distinguere tra la presenza di warp e strutture di velocità complesse valutandone l'ampiezza relativa.

https://iopscience.iop.org/article/10.3847/1538-4357/adc71c

@astronomia

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Come potremmo sopravvivere se il Sole scomparisse: gli scenari di una Terra senza luce

@astronomia

Cosa succederebbe se il Sole sparisse all’improvviso? E quali sarebbero gli effetti sul nostro pianeta? Se il Sole scomparisse, le conseguenze per la vita sulla Terra sarebbero disastrose: scenderebbe una notte gelida e perpetua, le piante morirebbero perché non potrebbero svolgere la fotosintesi a causa della mancanza di luce, molti animali non riuscirebbero a sopravvivere al freddo e alla fame e gli esseri umani sarebbero costretti a vivere in bunker sotterranei. Nel caso in cui la nostra stella smettesse di esistere, inoltre, non ce ne accorgeremmo subito, ma solo dopo 8 minuti e 20 secondi, cioè il tempo che ci mette la luce solare a raggiungere la Terra. In questo video ipotizziamo per assurdo cosa potrebbe accadere se il Sole scomparisse per capire quanto la nostra stella sia fondamentale per la Terra.

https://www.youtube.com/watch?v=WEyRS1%5C_p2PA

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Cosa svelano le immagini del Sole più ravvicinate di sempre sulla nostra stella: il video della sonda Parker

@astronomia

La sonda Parker Solar Probe della NASA si è "tuffata" nella corona solare lo scorso 24 dicembre, passando a soli 6,1 milioni di km dal Sole, ottenendo le spettacolari immagini più ravvicinate di sempre della corona solare e ha raccolto dati preziosi per comprendere meglio la corona solare e il vento solare, che influenza la meteorologia spaziale sulla Terra.

continua su: https://www.geopop.it/cosa-svelano-le-immagini-del-sole-piu-ravvicinate-di-sempre-sulla-nostra-stella-il-video-della-sonda-parker/

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Gli ingegneri dell'UF, sostenuti da DARPA e NASA, stanno perfezionando tecniche di formazione laser che consentono alle lamiere di piegarsi in giganteschi pannelli solari, antenne e persino parti di stazioni spaziali proprio in orbita—, oltrepassando i limiti di dimensione dei razzi e aprendo la strada a una costruzione fuoristrada sostenibile.

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La storia della genesi del libro "E tu Luna", scritto da Marco Castellani in collaborazione con il poeta Claudio Damiani (Amazon, 2025). Immagine di Marco Mastrofini (INAF - Osservatorio Astronomico di Roma).

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Perché i buchi neri possono funzionare come acceleratori di particelle

@astronomia
https://www.galileonet.it/buchi-neri-acceleratori-particelle/
Nei pressi dei supermassicci potrebbero avvenire collisioni tra particelle ad altissima energia. Studiandole potremmo risolvere le incongruenze del modello standard
L'articolo Perché i buchi neri possono funzionare come acceleratori di particelle sembra essere il primo su Galileo.

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Le previsioni del tempo possono spingersi fino ad un mese?

@astronomia
https://www.galileonet.it/previsioni-del-tempo-un-mese-intelligenza-artificiale/
Dimostrare in linea di principio che il limite di due settimane può essere superato suggerisce che un giorno l'intelligenza artificiale riuscirà a farlo davvero
L'articolo Le previsioni del tempo possono spingersi fino ad un mese? sembra essere il primo su Galileo.

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La Fisica vista da una filosofa della scienza

@astronomia
https://www.galileonet.it/la-fisica-vista-da-una-filosofa-della-scienza/
Ma davvero la Fisica ha l’ultima parola su quello che accade? A mettere in discussione questo atteggiamento deterministico delle interpretazioni scientifiche è, nel suo ultimo libro, la filosofa della scienza Nancy Cartwright, oggi docente all’University of California a San Diego. Nelle sue varie argomentazioni, l’autrice descrive come le

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Creata una versione “calda” del gatto di Schrödinger

@astronomia
https://www.galileonet.it/gatto-di-schrodinger-caldo-studio-meccanica-quantistica/
Un gruppo di ricercatori è riuscito a creare i cosiddetti “stati caldi del gatto di Schrödinger”, ossia a osservare fenomeni quantistici anche a temperature non vicinissime allo zero assoluto
L'articolo Creata una versione “calda” del gatto di Schrödinger sembra essere il primo su Galileo.

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Ecco le lenti piatte che rivoluzionano l’ottica

@astronomia
https://www.galileonet.it/ecco-le-lenti-piatte-che-rivoluzionano-lottica/
Per osservare le galassie lontane, ma anche per rendere più performanti le fotocamere dei nostri telefonini: un’innovazione nell’ottica che prende forma attraverso le lenti piatte, in grado di rendere questi dispositivi più leggeri, efficienti e accessibili. Un team di ricercatori dell’Università dello Utah, guidato da Rajesh Menon, esperto di

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Pi greco, perché lo celebriamo ogni anno?

@astronomia
https://www.galileonet.it/pi-greco-14-marzo-celebrazioni-pi-day/
Il Pi Day non è solo una giornata da matematici e nerd. Ecco perché dovremmo ricordarci sempre dell’importanza del pi greco
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I nuovi chip quantistici a confronto: Google, Amazon e Microsoft

@astronomia
https://www.galileonet.it/chip-quantistici-confronto-google-amazon-microsoft-willow-ocelot-majorana/
Le tre big hanno recentemente presentato i propri chip quantistici. Con l'aiuto di un esperto abbiamo provato a ricostruirne caratteristiche, potenzialità e specifiche
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Il buco dell’ozono sopra l’Antartide si sta chiudendo

@astronomia
https://www.galileonet.it/buco-ozono-antartide-chiusura/
Per la prima volta uno studio attesta che è proprio grazie alla messa al bando dei clorofluorocarburi (cfc) che lo strato di ozono sopra l’Antartide si sta ricostituendo
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Robotica e IA per sviluppare polimeri elettronici

@astronomia
https://www.galileonet.it/robotica-e-ia-per-sviluppare-polimeri-elettronici/
Polybot è un laboratorio autonomo in grado di gestire l’intero ciclo di lavorazione di questi materiali, flessibili come plastica ma conduttori come i metalli. Riducendo l’intervento umano
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Il nucleo interno della Terra potrebbe non essere una sfera del tutto solida come creduto finora

@astronomia
https://www.galileonet.it/il-nucleo-interno-della-terra-potrebbe-non-essere-una-sfera-del-tutto-solida-come-creduto-finora/
Finora abbiamo creduto che il nucleo interno della Terra – il motore del nostro pianeta – fosse una palla solida, circondata ma indipendente dal nucleo esterno di materiale metallico liquido. Ebbene, una nuova ricerca, condotto da un team

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Come si cucina l’uovo sodo perfetto?

@astronomia
https://www.galileonet.it/come-si-cucina-luovo-sodo-perfetto/
La ricetta è matematica: serve una “cottura periodica”. Ecco la spiegazione del procedimento
L'articolo Come si cucina l’uovo sodo perfetto? sembra essere il primo su Galileo.

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I buchi neri possono cucinare da soli, come dimostra lo studio di Chandra

@astronomia

Gli astronomi hanno compiuto un passo fondamentale per dimostrare che i buchi neri più massicci dell'universo possono crearsi il proprio pasto. I dati del Chandra X-ray Observatory e del Very Large Telescope (VLT) della NASA forniscono nuove prove che le esplosioni dei buchi neri possono contribuire a raffreddare il gas per alimentarsi.

Il post di @Umbertogaetani su Substack

https://umbertogaetani.substack.com/p/i-buchi-neri-possono-cucinare-da

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Viaggio nel tempo, un fisico italiano ha risolto il “paradosso del nonno”

@astronomia
https://www.galileonet.it/paradosso-del-nonno-viaggio-tempo-fisico-italiano-gavassino-rovelli/
È Lorenzo Gavassino, ricercatore italiano della Vanderbilt University: lo ha dimostrato calcoli alla mano e sulla scorta di uno studio di Carlo Rovelli. Lo abbiamo intervistato
L'articolo Viaggio nel tempo, un fisico italiano ha risolto il “paradosso del nonno” sembra essere il primo su Galileo.

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Intervista a Marco Castellani (Osservatorio Astronomico di Roma) rilasciata in occasione del pensionamento del satellite Gaia di ESA. Grazie ad Elisa Nichelli (Osservatorio di Roma) per la realizzazione ed il montaggio.

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Non tutti gli infiniti sono uguali: ce ne sono di più grandi di altri

@astronomia
https://www.galileonet.it/infiniti-uguali-grandi-studio/
Non tutti gli infiniti sono uguali: i matematici ne hanno scoperto una nuova classe, più “grande” di quelle che si conoscevano attualmente
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“Einstein aveva ragione”, la conferma dallo studio sulla gravità più grande di sempre

@astronomia
https://www.galileonet.it/gravita-einstein-ragione-conferma-grande-studio/
Pubblicati i risultati di Desi, un grande esperimento per studiare la gravità e l’energia oscura: confermate ancora una volta tutte le previsioni della relatività generale
L'articolo “Einstein aveva ragione”, la conferma dallo studio sulla gravità più grande di sempre sembra essere il primo su Galileo.

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Abbiamo visto per la prima volta la forma di un fotone

@astronomia
https://www.galileonet.it/abbiamo-visto-per-la-prima-volta-la-forma-di-un-fotone/
Lo studio su come la luce e la materia interagiscono a livello quantistico ha permesso ai fisici dell'università di Birmingham di calcolare la forma di un fotone
L'articolo Abbiamo visto per la prima volta la forma di un fotone sembra essere il primo su Galileo.

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Mark Thomson è il nuovo direttore del Cern: “Fcc e intelligenza artificiale il futuro della fisica”

@astronomia
https://www.galileonet.it/mark-thomson-direttore-cern-fcc-intelligenza-artificiale-fisica/
Abbiamo incontrato l'eminente scienziato di Cambridge appena nominato al vertice dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare: ci ha parlato delle grandi sfide della disciplina scientifica e di come affrontarle
L'articolo Mark Thomson è il nuovo direttore del Cern: “Fcc e

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"Immortalata dalle antenne di Alma, è la galassia simile alla Via Lattea più distante osservata finora. Una galassia a disco che appare ordinata come le galassie attuali nonostante la stiamo vedendo com’era quando l'universo aveva solo 700 milioni di anni: un fatto sorprendente perché, secondo le attuali conoscenze sulla formazione delle galassie, ci si aspetta che le galassie più precoci appaiano più caotiche."

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"Questa scoperta non solo trasforma la nostra comprensione di Cerere, ma apre anche nuove prospettive sullo studio dei mondi ghiacciati nel nostro Sistema Solare, offrendo potenzialmente un obiettivo più accessibile per future missioni spaziali dedicate all’esplorazione di antichi oceani extraterrestri."

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